giovedì 13 ottobre 2011

Matite di grafite

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La matita è lo strumento più comune per accostarsi al disegno, oltre che il più economico e pulito (non sporca come il carboncino o i pastelli). Essa consente di realizzare schizzi veloci, abbozzi di base da sviluppare poi con altri strumenti (può costituire ad esempio il disegno preliminare di un acquerello) ed anche meravigliosi disegni finiti. Non occorrono molti materiali per cominciare a disegnare a matita: alcune matite di diversa gradazione (l'HB e la 2B sono dei passe-partout), una gomma, un temperino o un taglierino e naturalmente la carta. Nella foto sotto compaiono anche una micromina, una matita di grafite (cioè rivestita di lacca e non di legno) e uno sfumino di cartone arrotolato.


La gradazione delle matite va dalla più dura, la 9H (da "hard") che lascia segni puliti e di colore grigio chiaro, alla più morbida, la 9B (da "black") che lascia segni di colore grigio molto scuro, quasi nero.
Il nero creato della matita sarà però sempre più riflettente del nero opaco e profondo del carboncino. 

I toni si possono sviluppare in diversi modi: variando la pressione sulla carta, col tratteggio - semplice o incrociato - o utilizzando matite di diversa gradazione. Anche il puntinismo o gli scarabocchi possono essere un modo per sviluppare le tonalità di un disegno.Per attenuare un tono o fondere due colori si possono sfumare i tratti di matita con un dito, uno sfumino, un pennello o un pezzo di stoffa o carta assorbente. I toni possono essere attenuati anche con la gomma: tamponando con la gomma pane o strofinando una gomma di plastica. La gomma serve anche per lumeggiare.

Per fare la punta alla matita ci sono due metodi: il temperamatite o la taglierina o cutter.
Il primo lascia una punta più corta e conica, adatta ai lavori di dettaglio.
La seconda lascia una punta lunga e irregolare, più adatta per colorare vaste aree del foglio utilizzandola lateralmente. 


Ci sono diversi modi di impugnare una matita: il modo classico da scrittura consente di disegnare con precisione ed è ottimo per i dettagli.

L'impugnatura dall'alto come in figura 2 consente di esplorare le proporzioni di un soggetto ed è adatta per abbozzare un disegno nella sua fase iniziale.

Le impugnature nelle figure 3 e 4 vanno bene per tratteggiare e colorare vaste aree, nella parte bassa del foglio (fig. 3) o in quella alta evitando di sporcare il resto del foglio (la mano non tocca il foglio in fig. 4).

Ovviamente anche il tipo di carta incide sul risultato finale: una carta dalla grana molto ruvida spezzerà i tratti della matita e potrà trattenere più pigmento, in quanto serviranno più strati di colore per saturare la superficie, mentre in caso contrario la grana trasparirà contribuendo a creare interessanti texture. Su carta liscia la grafite si deposita solo in superficie e appare più lucente.

In definitiva la matita è un mezzo economico e versatile con cui si possono ottenere notevoli effetti di realismo utilizzando la sfumatura e sviluppando pazientemente i toni; oppure disegni di contorno, più stilizzati e decorativi, utilizzando le stesse tecniche del disegno a inchiostro (come il tratteggio).


Due esempi di disegno a matita, con matite morbide e molto morbide - il primo - e con matite medie il secondo.


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