venerdì 8 aprile 2011

Metodi per colorare

Nel mio precedente post sugli schizzi parlavo di come ci siano diversi modi per cominciare un disegno e ho tentato di farne una mia personale categorizzazione. Allo stesso modo esistono diversi approcci anche per colorare un disegno e, almeno per quanto mi riguarda, li potrei riassumere in due metodi principali: 
  1. dal macro al micro, dal chiaro allo scuro (fig. 1)
  2. dal micro al macro, dallo scuro al chiaro (fig. 2)

Approccio 1. Nel primo schizzo ho subito riempito tutte le aree con un leggero strato di colore, tratteggiandolo e spandendolo, sfumando con le dita. Ho cominciato dai colori locali dei soggetti, di tonalità medio-chiara: il rosa dei petali, il verde delle foglie e il celeste dello sfondo. Ho poi ombreggiato con le tonalità più scure - azzurro, rosso, verdone- e illuminato con qualche tocco di bianco e di giallo. Infine ho usato con parsimonia qualche tocco di colore molto scuro per delineare qualche foglia e petalo e scurire la parte centrale dei fiori. Il risultato è uno stile fresco, leggero, non troppo contrastato e senza tanti particolari. 

Approccio 2. Nella figura 2 ho seguito un approccio completamente differente, e benché abbia rappresentato lo stesso tipo di soggetto abbozzandolo sempre con i pastelli come nella figura 1, per realizzarlo ci ho impiegato molto più tempo. Ho cominciato dai dettagli dei fiori, partendo dal centro, scurendo l'interno di un singolo fiore, per poi procedere verso l'esterno, usando le tonalità intermedie di rosa scuro, rosso e mattone e infine applicando quelle più chiare sui bordi dei petali, rosa e bianco. Sono poi passata a colorare gli altri fiori allo stesso modo. Terminati i fiori sono passata alle foglie, sempre partendo dai toni scuri e sovrapponendo quelli chiari. In questo approccio non ho quasi mai sfumato i colori, ma ho soffiato via la polvere in eccesso e sovrapposto altro colore fino a riempire tutto lo spazio bianco. Infine ho colorato lo sfondo, usando il blu nelle parti più vicine ai fiori e alle foglie e continuando con l'azzurro andando verso l'esterno. Il risultato è un disegno più ricco di dettagli e tonalità, con più contrasti e un'atmosfera più greve e intensa.

In conclusione nel primo approccio si considera l'insieme delle forme e dei colori: si procede abbracciando l'intera composizione nello stesso tempo, intensificando tutte le parti in modo parallelo con successivi passaggi, aggiungendo via via tonalità e dettagli: è un modo di lavorare piuttosto libero e va bene per appuntare velocemente una composizione, senza che una parte prevalga sull'altra. 
Il secondo approccio è più paziente e metodico, in quanto sviluppa con precisione un tassello del quadro alla volta, perdendo di vista l'insieme per concentrarsi sui dettagli e sulle tonalità più scure. E' quindi utile per catturare subito un particolare che colpisce più degli altri, strutturandolo e dando così carattere ai singoli soggetti del quadro a scapito della composizione nel suo insieme. 

giovedì 7 aprile 2011

Pastelli

⚠️ Avviso: sto riscrivendo il blog, troverai informazioni aggiornate e approfondite leggendo qui.

Si può dire che i pastelli siano la versione a colori del carboncino: di certo non bisogna aver paura di sporcarsi le mani per utilizzarli!
Sono bastoncini di colore compresso, formati dal pigmento e dai materiali riempitivi e leganti che li tengono insieme. Ne esistono di due tipi: i pastelli morbidi, che in genere sono a sezione rotonda, e i pastelli duri, in genere a sezione quadrata.


Le mescolanze di colore si fanno direttamente sul foglio da disegno, sfumando i colori con le dita, con uno sfumino di cartone oppure un pennello morbido. I pastelli sono opachi, per cui si può sovrapporre un colore, anche più chiaro, sopra ad un altro, ottenendo un risultato piuttosto coprente. 
Come supporto si può utilizzare carta ruvida a grana grossa, per catturare più strati di pigmento, e naturalmente il cartoncino apposito per pastelli, ma anche la tela, il legno o addirittura la carta vetrata. 
Per riempire grandi aree del foglio col colore basterà usare il pastello lateralmente e poi sfumare: si creerà così una base su cui stendere successivi strati di colore. Per aggiungere dettagli si possono utilizzare gli spigoli dei pastelli duri oppure creare una punta temperandoli con un taglierino.
Difficilmente però coi pastelli si possono ottenere disegni molto dettagliati: si può dire che lo stile che distingue questo mezzo sia decisamente impressionistico; i tratti dei pastelli colgono bene l'atmosfera in generale, senza catturare i particolari. Per ovviare a ciò, si possono usare in modo complementare le matite colorate, per una maggior definizione.
Se usati sapientemente, i pastelli possono dar vita a disegni molto evocativi e sono particolarmente belli per creare paesaggi e marine ricchi di colori. Possono essere altresì utilizzati per delineare schizzi veloci cogliendo soggetti e colori con pochi gesti, mentre i disegni ultimati vanno sempre protetti con uno spray fissativo.

Degli schizzi coi pastelli duri

mercoledì 6 aprile 2011

Carboncino

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Il carboncino si può trovare in rametti carbonizzati di varie misure oppure in barrette di polvere di carbone compressa o ancora sotto forma di matite. Esistono poi i carboncini colorati detti anche crete colorate che sono di colore bianco, marrone o sanguigna.


Il carboncino, specialmente quello in bastoncino o in barretta, non consente lavori di precisione come la matita e sporca molto, sia le dita che la carta, per cui bisogna fare attenzione a non passare le mani dove si è già lavorato per non sporcare il disegno. In compenso consente di riempire velocemente ampie aree del foglio, di abbozzare un'idea con pochi tratti e di ottenere neri profondi e diversi tipi di trame sfruttando la grana della carta.

Il carboncino nero può dare vita a disegni molto espressivi, con forti contrasti ed è molto suggestivo nei disegni di paesaggi.


La sanguigna col suo colore caldo è particolarmente interessante per realizzare studi anatomici.


Per diffondere la polvere e sfumare i toni si possono utilizzare le dita, un panno, un fazzoletto di carta, un pennello morbido o degli sfumini di cartone arrotolato. Per creare punti luce invece si utilizza la gomma pane, tamponandola per rimuovere colore o creandole una punta e usandola come se fosse una matita.

Una volta ultimato il disegno è bene proteggerlo con una mano di spray fissativo o, in mancanza di quest'ultimo, con un velo di lacca per capelli.

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