La differenza sostanziale tra la pittura a secco (pastelli e matite colorate) e la pittura umida (acquerelli, tempere, acrilici e colori ad olio) consiste nella mescolanza dei colori: nella prima, i colori vengono mescolati direttamente sulla carta, tramite stratificazioni, mentre nella seconda i colori vengono mischiati e creati sulla tavolozza prima di applicarli sulla carta.
Tuttavia ciò non è sempre vero. Infatti anche nella pittura ad acqua o ad olio, i colori possono venire mescolati e creati direttamente sulla carta o sulla tela.
Nell'immagine qui sopra i colori utilizzati sono solo tre: giallo, rosso e blu. Eppure, applicandoli in successione uno sopra l'altro, hanno creato dei colori secondari.
Questo può avvenire sostanzialmente in tre modi:
- con la fusione dei colori ancora bagnati direttamente sulla superficie (bagnato su bagnato);
- con le velature, in cui il colore sottostante traspare e si combina con quello dello strato superiore (bagnato su asciutto);
- con la sovrapposizione e l'accostamento di colori che però restano separati, come nel puntinismo, che tuttavia, per un effetto ottico, si percepiscono fusi insieme (asciutto su asciutto).
Alcune combinazioni:
GIALLO + ROSSO = ARANCIONE
GIALLO + BLU = VERDE
ROSSO + BLU = VIOLA
GIALLO + ROSSO + BLU = GRIGIO SCURO
BLU + BIANCO = AZZURRO
ROSSO + BIANCO = ROSA
ROSA + ARANCIONE = COLOR CARNE
VIOLA + GIALLO = MARRONE
Un assortimento di colori ristretto può costringere ad un utilizzo più creativo degli stessi, con tinte realizzate a partire dai colori primari, mescolandoli sia sula tavolozza, ma in modo ancora più interessante, direttamente sulla carta o sulla tela.
La semplicità e l'essenzialità invece che un limite, spesso possono rappresentare un vantaggio per quanto riguarda la comodità (4 tubetti risultano più economici da acquistare e più pratici da trasportare rispetto a 12 o 24) e un incentivo a sperimentare approcci diversi e la propria fantasia.
Al prossimo post!