lunedì 18 febbraio 2019

Blender e solventi per le matite colorate

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Come sfumare ed eliminare i puntini bianchi sulla carta quando si colora con le matite colorate?

I metodi classici prevedono la saturazione del colore, premendo forte la matita sul foglio fino ad appiattire la carta e a riempirla di pigmento, oppure l'uso della matita bianca o di un blender incolore composto della stessa sostanza del legante delle matite (che quindi cambierà a seconda che siano a base di cera o a base d'olio).

Questa tecnica, chiamata brunitura, appiattisce la grana della carta e non permette stratificazioni successive, inoltre affatica non poco il braccio e il polso se applicata su aree estese. 

Esistono tecniche più efficaci per diffondere il colore e riempire gli spazi bianchi.

Un primo modo consiste nel saturare la carta con della polvere del colore che ci interessa. Questa polvere possiamo ricavarla grattando con una lama un pastello o un gessetto e poi diffondendo la polvere ottenuta con un cotton fiok, un dischetto di cotone, un panno o un pennello. Oppure se non vogliamo usare un medium diverso, possiamo frantumare la punta della nostra matita colorata inclinandola nel temperino per spezzettarla o, per un risultato migliore, possiamo grattuggiarla su un colino di metallo: la trama a rete polverizzerà la matita nello sfregamento.. e funziona altrettanto bene anche per grattuggiare i pastelli (io ormai ne tengo uno a questo scopo tra i miei materiali da disegno). 

Queste le tecniche a secco. Esistono poi delle sostanze che agiscono da solvente e riescono a liberare il pigmento della matita dal legante e a diffonderlo sul foglio. 

La trielina usata per smacchiare o l'essenza di trementina ad uso artistico funzionano perfettamente a questo scopo, evaporano in fretta quindi non bagnano e non deformano il foglio, non sporcano e ne basta poco su un cotton fiok o un dischetto di cotone sulle aree più grande per diffondere il colore. Piccolo effetto collaterale è che queste sostanze sono tossiche se respirate, pericolose per gli occhi, infiammabili, inquinanti e richiedono di lavorare all'aperto o in luoghi aerati. 

Le alternative inodori sono comunque tossiche e pericolose, mentre la trementina naturale non tossica è difficile da reperire. 

Personalmente, per quanto a livello di risultato, l'essenza di trementina per i colori ad olio funzioni perfettamente, lavorando al chiuso e non amando maneggiare sostanze tossiche, ho cercato delle alternative. 

Di seguito tutti i prodotti che ho provato. 

Oil Cleaner Maimeri Eco. Ecologico, inodore, non tossico, questo prodotto per la pulizia dei pennelli dei colori ad olio sarebbe un'alternativa meravigliosa.. peccato però non funzioni. Non diffonde il colore delle matite colorate a base di cera (Prismacolor) e ancor meno di quelle a base d'olio (Faber-Castell). E un flacone da 250 ml costa quasi 10 €. 

Alcool. Non è tossico come la trementina, ma se funziona bene per diffondere l'inchiostro come quello delle bic, meno bene funziona per le matite colorate a base di cera od olio. Su alcune funziona parzialmente, incide anche la grana della carta (su carta liscia è più efficace). Da considerare, invece, che funziona bene sulle matite acquerellabili, delle quali diffonde il colore uniformandolo, nascondendo quindi i puntini bianchi della carta e ottenendo un finish differente che se utilizzate con l'acqua (a mio avviso con un colore più compatto e vivace: in particolare mi piace l'effetto dell'alcool sulle Lyra Graduate Aquarell). 

Blender per marker. Essendo a base d'alcool funziona come sopra. Si può ricavare un blender ad alcool anche smontando un pennarello scarico, lavando bene il tampone e le punte e riassemblando poi il tutto dopo aver imbibito il tampone d'alcool.

Struccante per trucco waterproof. Ho pensato che tutto ciò che scioglie il kajal, potesse sciogliere anche le matite colorate. Il risultato varia da prodotto a prodotto: l'acqua micellare che è una miscela di acqua, alcool e glicerina funziona solo parzialmente. In generale più funziona per il trucco waterproof e più tende all'oleoso, più funziona con le matite colorate. 

Olio Johnsons Baby. In rete l'ho visto usare spesso, tuttavia presenta qualche inconveniente: viene assorbito dalla carta e passa dall'altra parte. Cosa peggiore: la superficie rimane leggermente unta. Inoltre permane per qualche tempo la profumazione di olio per bambini sul foglio. 

Vaselina. Diffonde il colore un po' meno facilmente dell'olio di paraffina, ma è più controllabile, non si diffonde e non penetra nella carta, ungendola. Lascia uno strato rilucente in superficie che, qualora non fosse un effetto voluto, si può quasi del tutto eliminare tamponando con della carta assorbente. Si può utilizzare con cotton fiock o dischetti di cotone per le aree più grandi, mentre per i punti più piccoli si può intingere la punta di un blender incolore o di uno sfumino di cartone arrotolato.

Olio paglierino. Questa mi è parsa una scelta abbastanza vincente. Facilmente reperibile in ogni centro del bricolage, economico (7-8 € al litro), inodore, non tossico. Sfuma molto bene i colori delle matite colorate sia a a base cera, sia a base olio e non lasciala superficie unta come l'olio di paraffina (olio baby). Unico inconveniente: l'olio penetra nella carta e sul retro un leggero alone rimane. 

Olio di lino purificato. L'olio di lino per la diluizione dei colori ad olio funziona meravigliosamente per dissolvere il colore delle matite colorate. Il colore è brillante, essendo un olio essiccativo crea una pellicola asciugandosi e non lascia la carta unta o con aloni sul retro. 

Parebbe la scelta ottimale, se non fosse che si tratta di un olio altamente infiammabile (sopra i 21° si rischierebbe addirittura l'autocombustione, quindi se lasciato al sole, con fonti di calore o in zone ventilate, può diventare pericoloso, visto che viene applicato sulla carta, anche se comunque in piccola quantità e miscelato con il colore rilasciato dalle matite). 

Personalmente l'ho messo alla prova applicandolo su un pezzetto di carta per sciogliere il colore di una matita colorata e ponendolo poi alcuni minuti sopra una stufa a legna e non si è incendiato. 

Inoltre penso che se il disegno trattato con olio di lino viene tenuto sotto cornice o chiuso in buste di plastica al buio di un cassetto con poco ossigeno oppure, per una maggiore accortezza, riposto dentro una scatola di latta, non ci sia un gran rischio di autocombustione. 
Tuttavia, dato che l'utilizzo su carta per sfumare le matite colorate non è l'utilizzo per il quale è venduto e dato che non ho informazioni o una lunga esperienza in merito, per questi motivi non mi sentirei di consigliarlo, anche se funziona benissimo per sfumare i colori.

Tolto quindi l'olio di lino, le alternative più valide, migliori dell'olio per bambini e non tossiche come la trementina, secondo me sono l'olio paglierino e il gel di vaselina.  O in alternativa l'alcool su matite acquerellabili. 

Queste le mie sperimentazioni e i risultati riscontrati. 

Sono ovviamente considerazioni del tutto personali e ciò non toglie che ne esistano di migliori o più adatte per esigenze diverse dalle mie. 


Buon disegno a tutti! :) 

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