- dal macro al micro, dal chiaro allo scuro (fig. 1)
- dal micro al macro, dallo scuro al chiaro (fig. 2)
Approccio 1. Nel primo schizzo ho subito riempito tutte le aree con un leggero strato di colore, tratteggiandolo e spandendolo, sfumando con le dita. Ho cominciato dai colori locali dei soggetti, di tonalità medio-chiara: il rosa dei petali, il verde delle foglie e il celeste dello sfondo. Ho poi ombreggiato con le tonalità più scure - azzurro, rosso, verdone- e illuminato con qualche tocco di bianco e di giallo. Infine ho usato con parsimonia qualche tocco di colore molto scuro per delineare qualche foglia e petalo e scurire la parte centrale dei fiori. Il risultato è uno stile fresco, leggero, non troppo contrastato e senza tanti particolari.
Approccio 2. Nella figura 2 ho seguito un approccio completamente differente, e benché abbia rappresentato lo stesso tipo di soggetto abbozzandolo sempre con i pastelli come nella figura 1, per realizzarlo ci ho impiegato molto più tempo. Ho cominciato dai dettagli dei fiori, partendo dal centro, scurendo l'interno di un singolo fiore, per poi procedere verso l'esterno, usando le tonalità intermedie di rosa scuro, rosso e mattone e infine applicando quelle più chiare sui bordi dei petali, rosa e bianco. Sono poi passata a colorare gli altri fiori allo stesso modo. Terminati i fiori sono passata alle foglie, sempre partendo dai toni scuri e sovrapponendo quelli chiari. In questo approccio non ho quasi mai sfumato i colori, ma ho soffiato via la polvere in eccesso e sovrapposto altro colore fino a riempire tutto lo spazio bianco. Infine ho colorato lo sfondo, usando il blu nelle parti più vicine ai fiori e alle foglie e continuando con l'azzurro andando verso l'esterno. Il risultato è un disegno più ricco di dettagli e tonalità, con più contrasti e un'atmosfera più greve e intensa.
In conclusione nel primo approccio si considera l'insieme delle forme e dei colori: si procede abbracciando l'intera composizione nello stesso tempo, intensificando tutte le parti in modo parallelo con successivi passaggi, aggiungendo via via tonalità e dettagli: è un modo di lavorare piuttosto libero e va bene per appuntare velocemente una composizione, senza che una parte prevalga sull'altra.
Il secondo approccio è più paziente e metodico, in quanto sviluppa con precisione un tassello del quadro alla volta, perdendo di vista l'insieme per concentrarsi sui dettagli e sulle tonalità più scure. E' quindi utile per catturare subito un particolare che colpisce più degli altri, strutturandolo e dando così carattere ai singoli soggetti del quadro a scapito della composizione nel suo insieme.